Percorso

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Il Futurismo fu un movimento artistico e culturale nato nel 1909 grazie allo scrittore e poeta Filippo Tommaso Marinetti, che pubblicò nello stesso anno sul “Figaro” di Parigi il suo manifesto teorico.

visitaMuseoPresente2018 02Esso metteva al centro dell’interesse artistico lo sviluppo tecnologico e il progresso, in una totale proiezione verso il futuro e in contrapposizione con il passato in quanto espressione di ignoranza e di superstizione. Il 20 marzo del 2018 noi alunni delle classi 3°A e 3°C della scuola Secondaria di I° grado di Castrovillari insieme alle nostre insegnanti, professoresse Russo Katia, Bianchini Maura e Lo Duca Maria, abbiamo visitato il Museo del Presente di Rende che ospita una mostra permanente dedicata proprio a questo movimento. Il Museo del Presente, realizzato in un edificio di 1500 mq e suddiviso in otto sale, è stato aperto il 16 settembre del 2004 ed è una struttura polifunzionale delle arti e delle attività culturali situato nella zona nuova di Rende. In una di queste sale è stata allestita, grazie alla donazione della famiglia Bilotti, una interessantissima mostra dedicata agli artisti futuristi e post futuristi calabresi. Quello che ha colpito maggiormente la nostra attenzione sono stati in primis alcuni manifesti futuristi creati per pubblicizzare manifestazioni sportive come la gara automobilistica “Coppa Michele Bianchi” del 1935. Realizzati in piena epoca fascista, come spesso accadeva in quegli anni, oltre all’evento pubblicizzavano in modo subliminale il regime dal momento che faceva capolino ovunque il simbolo del fascio littorio. Abbiamo avuto modo di osservare da vicino una lettera autentica dello stesso Marinetti, il calco originale di un’opera di Boccioni andata poi perduta e tante altre opere di artisti famosi come Mimmo Rotella, Enzo Benedetto e Lina Passalacqua. Particolarmente bella ci è sembrata una scultura di Enzo Benedetto che raffigurava un volto alcuni istanti dopo aver preso uno schiaffo: l’artista ha deformato talmente bene il volto da trasmettere al visitatore proprio l’impressione che il viso fosse in movimento, il dinamismo così caro a tutti i futuristi.
È stata un’esperienza bellissima, un modo alternativo di studiare l’argomento dal vivo,  senza stare sui libri. Un’esperienza che, spero, ripeteremo.

Ester Pignataro
Francesca Bengardino 3^ sez. A


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